DNA GRANATA
TORO: LA SALVEZZA PASSA DALLA PROVINCIA!
TORINO - La sconfitta interna con il Bologna per 0 a 2 (Dallinga al 71' e Pobega all'80, per la 17esima giornata della Serie A Enilive) deve essere subito archiviata e dimenticata. Sinceramente, sul tappeto verde amico dell'Olimpico Grande Torino, i Granata non potevano pretendere di ottenere punti (pesanti) con un Bologna dal conclamato status internazionale di una Champions League, che gli stessi felsinei stanno interpretando con assoluta dignità e con evidente competitività.
Grazie all'ennesima prodezza stagionale di Milinković-Savić (con il rigore parato a Castro all'8' del primo tempo), i ragazzi di mister Vanoli sono rimasti in partita per quasi tutta la durata dell'incontro: ma i cambi registrati nella ripresa da entrambe le contendenti, hanno evidenziato i limiti tecnici, tattici e di personalità di un organico complessivamente poco profondo di un Torino, che il duo Cairo-Vagnati ha strutturato per cercare di mantenere la massima categoria senza troppi affanni, ma senza ulteriori ambizioni di crescita (anche internazionale).
La prossima giornata, la 18esima, sarà uno snodo fondamentale: ma non sarà facile, perché ad Udine il Toro rampante affronterà una compagine bianconera in salute e ben allenata da Runjaić.
Un'Udinese, tra l'altro, reduce dalla preziosa vittoria di rimonta (per 1 a 2), colta in quel di Firenze, contro una forte e solida Fiorentina.
E nel mentre, la contestazione del Popolo Granata continua: da La Maratona (gli Ultras) a La Primavera (i TH), in un unico coro, compatto, coeso e tonante:
"CAIRO VENDI E VATTENE"!
Domenico Bencivenga di Osservatorio Granata ©